lunedì 18 novembre 2013

I disturbi alimentari

Dopo aver parlato dell’importanza del rapporto con il cibo è giunto il momento di affrontare un argomento più complesso: i disturbi alimentari. Ultimamente sempre più bambini, adolescenti ed adulti soffrono di questi disturbi e il motivo si può appunto ricercare nel loro rapporto con il cibo.
Chi soffre di disturbi alimentari non riconosce i segnali di fame o di sazietà (che ognuno di noi riscontra durante la giornata) oppure non li ascolta. I motivi che  spingono queste persone a mangiare sono diversi:  stress, noia, tristezza…. Il cibo diventa così un mezzo per trasmettere un disagio emotivo.

Esiste una serie di fattori che combinati tra loro originano un disturbo alimentare; infatti la presenza di un solo fattore a rischio non rappresenta la causa della malattia ma aumenta la probabilità di ammalarsi. Elenchiamo i fattori:

1.     idealizzazione della magrezza (basta pensare al messaggio che molti programmi televisivi trasmettono e che soprattutto i bambini e gli adolescenti assumono come linee guida)
2.    pregiudizio nei confronti di chi è in grande sovrappeso
3.    attenzione eccessiva all’apparire
4.    enorme disponibilità  di cibo

Inizialmente i disturbi alimentari si presentano come difficoltà alimentare ma diventano patologia quando sono presenti alcuni fattori:
1.     distorsione dell’immagine corporea e della valutazione del peso
2.     preoccupazione patologia riguardo al peso  e alla forma fisica
3.    Conflittualità con il cibo
4.    Bassa autostima

Ma quali sono i disturbi alimentari? 
I disturbi del comportamento alimentare sono: anoressia, bulimia, B.E.D.
Anoressia Nervosa (AN): rifiuto del cibo ed elevata paura di ingrassare. E’ caratterizzata dalla restrizione alimentare fino al digiuno con rilevante perdita di peso.  E’ contraddistinta dal comportamento iperattivo e nelle donne dalla scomparsa del ciclo mestruale.
Bulimia Nervosa: ingestione di una quantità spropositata di cibo (abbuffata) in poco tempo accompagnata dall’utilizzo di diversi metodi per riuscire a non metabolizzarlo e quindi a ingrassare ( vomito autoindotto, uso di lassativi e diuretici).
Disturbo da abbuffata compulsiva  (B.E.D) : ingestione di una quantità spropositata di cibo (abbuffata) per calmare le ansie. E’ caratterizzata da un eccesso di grasso corporeo per un regime alimentare scorretto.
Non è semplice individuarli, soprattutto nelle fasi iniziali. Si presentano con diversi livelli di gravità. E’ possibile però riscontrare alcune alterazioni nei comportamenti, quali abuso di farmaci che si pensa siano utili per il controllo del peso, lamentarsi del freddo e vestirsi esageratamente, il conteggio ossessivo delle calorie assunte, mangiare monotonamente sempre gli stessi alimenti, alzarsi da tavola subito dopo aver mangiato per andare in bagno e molti altri che dovrebbero farci riflettere su ciò che realmente sta accadendo.
I disturbi del comportamento alimentare nascono come patologia psichiatrica  e comportano gravi conseguenze che richiedono spesso interventi medici e presentano una mortalità elevata.

Vi lascio il video della presentazione del libro “Crysalide, un bruco rinascerà farfalla” di
“Valentina Ugolini”
(qui il blog dell’autrice)
che tratta di due di questi disturbi: anoressia e bulimia… buona visione.

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