I bambini possono imparare praticamente ogni cosa per emulazione, per cui
anche una corretta educazione alimentare può essere appresa in questo modo. E’
importante che i genitori siano i primi a seguire una corretta alimentazione.
Bisogna mangiare sano (scegliere pasti equilibrati, ricchi di verdure e di
pesce… ma attenzione anche gli altri alimenti sono importanti, in quanto una
dieta – intesa come insieme degli alimenti che ognuno di noi consuma
abitualmente – per essere equilibrata deve essere varia) e consumare i pasti
insieme (almeno per quel che è possibile, anche se oggi come oggi ciò può
risultare piuttosto difficile). Un
accorgimento importante può essere quello di variare il cibo: bisogna cercare
di eliminare la monotonia dalla tavola, proporre nuovi cibi e nuovi
accostamenti per scoprire nuovi sapori
che possano stuzzicare la curiosità dei bambini ed evitare che questi finiscano
per preferire cibi confezionati. Ad esempio per la merenda basta preparare una
torta, o se preferite dei pratici muffin,
di gusto ogni volta differente e sostituirne
una fetta alle merendine confezionate. Ma attenzione, non cercate di obbligare i bambini a mangiare
qualcosa che non gradiscono o otterrete l’esatto contrario e quell’alimento
sarà bandito dalla sua alimentazione per tutto il resto della sua vita.
Ma cos’è l’educazione
alimentare?
L’organizzazione
mondiale della sanità (OMS) e la Fao (Food
and Agriculture Organization) hanno
fornito una esaustiva definizione:
Educazione alimentare: processo
informativo ed educativo per mezzo del quale si persegue il generale
miglioramento dello stato di nutrizione degli individui, attraverso la
promozione di adeguate abitudini alimentari, l’eliminazione dei comportamenti
alimentari scorretti, l’utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli
alimenti ed un efficiente utilizzo delle risorse alimentari.
Per maggiori
informazioni su questo tema è possibile consultare il seguente sito:
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